Centro di Domodossola (Verbania)

Il Centro Clinico ABC nasceva nel 2007 a Domodossola come Studio Specialistico nell’intento di offrire un servizio adeguato di supporto psicologico e di intervento attraverso un lavoro di prevenzione, riconoscimento e trattamento di BISOGNI e RICHIESTE di AIUTO espressi da bambini, adolescenti, adulti e dalle loro famiglie, in diversi ambiti. Nel 2016, a seguito di un sempre più capillare lavoro di equipe e ad una maggiore differenziazione dei servizi offerti, è sorta l’esigenza di “crescere” anche negli spazi, per cui ci trasferiamo nella nostra attuale sede. Dal 2019 ci siamo trasformati in Centro Clinico e abbiamo deciso di “inseguire i nostri sogni” affiliandoci ufficialmente al Servizio SOS DISLESSIA e diventando così il centro di riferimento per la Provincia di Verbania.

Servizi

PSICOLOGIA/PSICOTERAPIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA

Chi è lo Psicologo/psicoterapeuta dell’Età Evolutiva?

Lo Psicologo Infantile è una figura professionale che ha conseguito il titolo base di psicologo attraverso un corso di laurea in Psicologia di cinque anni ed un ulteriore tirocinio di un anno eseguito sotto il controllo di professionisti, successivamente ha sostenuto un esame di stato, il cui superamento gli ha permesso l’iscrizione all’Albo dell’ordine degli psicologi e cominciare così ad esercitare la professione. Per ottenere il titolo di psicologo/psicoterapeuta infantile il professionista si è impegnato in attività cliniche specificatamente riguardanti il campo dell’età evolutiva, attraverso esperienze dirette e la frequentazioni di Master, Corsi di perfezionamento e una Scuola di Psicoterapia inerenti il tema “bambino”.
Di che cosa ci occupiamo?

Presso il nostro studio ci occupiamo prevalentemente di Prevenzione. Riconoscimento/Valutazione e Trattamento di tutti quei bisogni espressi dai bambini e dagli adolescenti, in particolare:

Disturbi Comportamentali ed Emozionali Internalizzati: Disturbi d’ansia, Fobie, Disturbi dell’umore, Disturbo ossessivo-Compulsivo, Disturbi somatoformi in cui, attraverso il corpo, i bambini manifestano ciò che non riescono ad esprimere a parole

Disturbi Comportamentali ed Emozionali Esternalizzati,: Disturbi della Condotta e Bullismo, Deficit di Attenzione e Iperattività, Disturbo Oppositivo-Provocatorio. in cui le aree emozionali critiche dei bambini sono espresse verso l’esterno

Disturbi del Comportamento Alimentare

Disturbi del Sonno
Quale approccio al bambino?

Il nostro é un approccio “costruttivista” che vuole valorizzare il bambino nella sua unitá di corpo e mente e nella sua unicitá, considerando il disagio infantile come l’espressione di più fattori: i fattori neurobiologici, cioè gli aspetti genetici, costituzionali, temperamentali presenti alla nascita; gli eventi critici di vita (traumi, lutti, etc.) e infine, fattore di grande rilievo, la funzione genitoriale, che a sua volta comprende: le competenze di tipo educativo (interiorizzazione regole educative e sociali) e quelle di tipo affettivo. Da questo punto di vista, i sintomi rappresentano delle strategie relazionali particolarmente efficaci, perché gestite prevalentemente in termini taciti, sensomotori ed emotivi, più che cognitivi ed espliciti. Il bambino, attraverso il continuo feedback del genitore, apprende “tacitamente” quali “mezzi” utilizzare per mantenere con lui un adeguato stato relazione, in particolare in quei momenti in cui può avvertire timori o minacce in tal senso. Quindi, se osservati all’interno della relazione d’attaccamento bambino-genitore, quei comportamenti sintomatologici che apparentemente potrebbero apparire atipici e strani, diventano in realtà straordinariamente “intelligenti” e intelligibili (F.Lambruschi,2014).
Come è strutturato il Servizio di Psicologia/Psicoterapia dell’Età Evolutiva?

Il Servizio di Psicologia dell’età Evolutiva è rivolto ai bambini di età prescolare e scolare.
 Un primo incontro con la coppia genitoriale, in assenza del bambino, ha lo scopo di raccogliere il maggior numero di informazioni riguardanti le difficoltà di natura emotiva, comportamentale o cognitiva in essere, così da poter identificare la migliore modalità di intervento.

Il percorso di Valutazione viene svolto nella nostra struttura per un inquadramento specifico, e necessita indicativamente 4/5 sedute da 60 minuti ciascuna, al termine del quale viene effettuata una restituzione ai genitori come conclusione della fase di Valutazione, grazie alla quale emergeranno gli obiettivi sui quali mirare il Trattamento.

Il Trattamento in genere viene svolto in individualmente e, a seconda del caso, in modalità esclusivamente ambulatoriale, cioè presso lo Studio; gli incontri individuali possono essere, tuttavia, integrati con percorsi di genitorialitá: un percorso di sostegno alla genitorialitá é uno spazio strutturato di incontro e riflessione sul ruolo del genitore, che risponde alle necessitá specifiche della coppia e del bambino. Gli incontri puntano ad offrire informazioni, orientamento e sostegno e per acquisire una nuova modalità di stare nella relazione con i propri figli, con spontaneità, consapevolezza, favorendo processi di cambiamento attivatori di strategie per la soluzione di problemi quotidiani

Nel corso del percorso di Valutazione/Trattamento potrebbe rivelarsi utile la consulenza con Neuropsichiatra Infantile oppure la collaborazione con altre figure riabilitative (Logopedista, Neuropsicomotricista, Psicomotricista Neurofunzionale) e/o con la Scuola, proprio nel rispetto di un approccio globale al bambino/ragazzo.

 

NEUROPSICOLOGIA EVOLUTIVA

Chi è il Neuropsicologo dell’Età Evolutiva?

Il Neuropsicologo dell’Età Evolutiva ha le conoscenze/competenze per contribuire alla valutazione e alla diagnosi e per gestire direttamente le procedure riabilitative di pazienti in età evolutiva con problemi comportamentali e/o con un danno cerebrale congenito o acquisito e per disturbi specifici. Basandosi sui meccanismi della plasticità neuronale che sono alla base del recupero funzionale nei disturbi comportamentali e traumatici (post-lesionali) dell’età evolutiva, egli è in grado di implementare strategie e training per ottenere il miglior recupero della funzione interessata.

Di che cosa ci occupiamo?

Presso il nostro studio ci occupiamo prevalentemente di Prevenzione, Valutazione e Trattamento di:

Disturbi Specifici dell’Apprendimento Scolastico (DSA) , quali Dislessia, Disgrafia/Disortografia, Discalculia; la valutazione viene effettuata rispettando le Linee Guida della Consensus Conference e rilasciando successivamente una Certificazione per DSA ai fini dell’applicazione delle misure previste dalla Legge 170/10, redatta ai sensi dell’accordo Stato/regioni del 24 Luglio 2012.

Difficoltà degli apprendimenti complessi, legate a disabilità intellettiva o a Bisogni Educativi Speciali (BES), alla cui valutazione può seguire Certificazione per la richiesta di Sostegno Scolastico, secondo il sistema ICF e conformemente alla Legge 104, oppure parere clinico positivo per richiedere alla Scuola l’applicazione delle strategie didattiche ed educative previste dalla Direttiva Ministeriale del 27/12/12 e Circolare sui Bisogni Educativi Speciali (BES) n.8/2013

Disturbi neuropsicologici: della memoria, delle funzioni esecutive, delle funzioni gnosiche, dell’organizzazione dello spazio, disprassia

Disturbi del linguaggio e della comunicazione

Deficit delle funzioni attentive/iperattività (ADHD)

Come è strutturato il Servizio di Neurpsicologia Evolutiva?

Il Servizio di Psicologia dell’età Evolutiva è rivolto ai bambini di età prescolare e scolare.
 Un primo incontro con la coppia genitoriale, in assenza del bambino, ha lo scopo di raccogliere il maggior numero di informazioni anamnestiche patologiche e remote, e definire le difficoltà scolastiche e/o cognitive in essere.

Il percorso di Valutazione in genere viene svolto nella nostra struttura per un inquadramento specifico del caso, e necessita indicativamente 4/5 sedute da 60 minuti ciascuna, al termine viene effettuata una relazione di restituzione ai genitori come conclusione della fase di Valutazione, grazie alla quale emergeranno gli obiettivi sui quali mirare il Trattamento.

Il Trattamento in genere viene svolto individualmente e, a seconda del caso, in modalità esclusivamente ambulatoriale, cioè presso lo Studio, oppure in modalità ambulatoriale/domiciliare, cioè si abbina al lavoro svolto dal professionista in studio un lavoro personale del bambino a casa, secondo le modalità di volta in volta concordate e con l’utilizzo di materiale specifico fornito dal professionista (cartaceo e/o informatico).

Nel corso del percorso potrebbe rivelarsi utile la consulenza con Neuropsichiatra Infantile oppure la collaborazione con altre figure riabilitative (Logopedista, Neuropsicomotricista, Psicomotricista Neurofunzionale, Specialista nel Metodo di Studio), proprio nel rispetto di un approccio globale al bambino/ragazzo.

 

GAME TRAINING

Il gioco è insito nell’uomo non solo come passatempo ma come utile esercizio di abilità, secondo molti studi giocare non serve solo a divertirsi, ma è anche il miglior modo per conoscersi, confrontarsi, crescere insieme agli altri e, quello che forse ancora in pochi sanno, il gioco può modificare il funzionamento stesso del nostro cervello.

Tutto dipende però dalla scelta del gioco giusto, quello cioè strutturato appositamente per stimolare quell’insieme dei processi che sono in grado di supervisionare, controllare e monitorare i pensieri, i comportamenti e le azioni; in termini tecnici questi processi sono definiti “funzioni esecutive”, sintetizzabili nell’idea di capacità di autoregolazione, che avviene con un set di comportamenti rivolti verso se’ stessi, messi in atto per cambiare l’atteggiamento personale in funzione del raggiungimento di uno scopo.

Tale autoregolazione nel concreto si manifesta come competenze esecutive evolutive che permettono di individuare, stendere e mantenere un piano d’azione nel tempo, ed essendo tali competenze individualizzabili diventano anche valutabili e, nel caso vi fossero delle fragilità in esse, anche potenziabili. Gli studi hanno dimostrato che buone competenze esecutive sono maggiormente predittive del Quoziente Intellettivo delle future abilità di apprendimento e successo scolastico, adattamento e abilità sociali.

Da qui l’idea di proporre percorsi appositamente strutturati condotti da una figura esperta nell’utilizzo del gioco come modalità e strumento per apprendere, per potenziare le proprie abilità, il Game Trainer®, dove i bambini possano trovare, sperimentare e condividere strategie e competenze in un’esperienza, anche relazionale, serena e rassicurante, dove è consentito sbagliare, anzi dove si impara proprio dall’errore.

Quello utilizzato è il modello di intervento G.A.M.E., in cui i bambini potranno:

Giocare, per motivarsi

Addestrare, per rinforzare gli atteggiamento positivi

Modellare, per imparare a gestire le difficoltà

Esibire, per generalizzare quanto imparato in seduta gioco nella vita quotidiana

Quelle che andranno inizialmente valutate e successivamente rinforzate ed allenate saranno le seguenti funzioni:

 

. Flessibilità,

. Pianificazione,

. Attenzione Focalizzata,

. Memoria di lavoro,

. Inibizione della Risposta,

. Autoregolazione Emotiva

Il percorso G.A.M.E. può essere strutturato in base alle esigenze ed essere svolto in piccolo gruppo presso il nostro studio oppure si possono sviluppare progetti personalizzatti per le Scuole in base alle esigenze della programmazione educativa e didattica di ciascun Istituto; si consiglia in questo ultimo caso un ciclo di minimo 6 incontri a cadenza mensile durante i quali il GT presenta due o più giochi inerenti una particolare funzione esecutiva a bambini ed insegnanti, tutti ugualmente coinvolti a sperimentare una nuova attività in una situazione ludica coinvolgente e rilassata; tale funzione verrà poi allenata attraverso gli stessi giochi provati sotto la guida del GT durante le attività didattiche giornaliere in momenti appositamente individuati e pensati nella quotidianità.

 

Le ultime evidenze scientifiche, infine, evidenziano utilità del potenziamento delle suddette funzioni anche nell’età adulta e nelle terza età: il gioco, quale strumento semplice ed economico utilizzabile anche nel contesto familiare, può essere un’occasione stimolante per tutte quelle persone che hanno bisogno di riattivare le proprie abilità mentali (memoria, attenzione, ragionamento, orientamento, percezione, linguaggio ed anche la creatività) prevenendo o attutendo l’invecchiamento mentale, non solo in occorrenza di particolari patologie neurologiche.

PSICOMOTRICITÀ NEUROFUNZIONALE

Chi è lo Psicomotricista Neurofunzionale?

E’ un educatore della persona attraverso il movimento, cioè che utilizza le funzioni del movimento per sviluppare le potenzialità umane. Questa figura professionale quindi riveste una significativa valenza educativa in quanto si rivolge alla globalità della persona umana e si realizza attraverso l’utilizzazione del corpo e del movimento.

Di che cosa ci occupiamo?

Presso il nostro studio ci occupiamo prevalentemente di:

1. Educazione neurofunzionale di gruppo per bambini

Percorsi di attività motoria ludica che permette al bambino di:

Confrontarsi con l’ambiente

Creare, Comunicare, Socializzare

Sviluppare il pensiero operativo

Prevenzione dei DSA

Strutturazione  dello schema corporeo: conoscere e usare in modo diverso il proprio corpo per scoprire l’efficacia, migliorando quindi la disponibilità corporea

Evoluzione funzione di aggiustamento (capacità del bambino di adattarsi a nuove situazione motorie e non)

Sviluppo funzione di interiorizzazione

2. Trattamento TEP RED

Il TEP-RED (Trattamento Educativo Personalizzato Risolutivo Efficace DSA) è una metodologia risolutiva dei disturbi di apprendimento funzionali e cognitivi che s’ispira alla metodologia della psicocinetica di Jean le Boulch e che la Dott.ssa Elena Simonetta ha elaborato e messo a punto per trattare gli aspetti compromessi nei bambini ai quali vengono proposte esperienze attivanti delle funzioni psicomotorie

3. Interventi di psicomotricità neurofunzionale individualizzati per soggetti con:

Disturbi dell’attenzione (ADHD)

DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)

BES (bisogni educativi speciali)

Come è strutturato il Servizio?

Il Servizio di Psicomotricità Neurofunzionale si rivolge ai bambini di età prescolare e scolare.
Si accede al servizio effettuando una prima visita con i genitori per la raccolta dei dati anamnestici e della storia del caso da parte del Neuropsicologo, successivamente si prevedono degli incontri di Valutazione Cognitiva e Psicomotoria in modo sequenziale e a cadenza settimanale; al termine di questo percorso si prevede un incontro di restituzione ai genitori in presenza di entrambi gli esperti (Neuropsicologo e Psicomotricista) per una descrizione del profilo emerso e la definizione dell’intervento più idoneo.

E’ fondamentale individuare esattamente la natura del problema per poter intervenire correttamente. Per questo la Valutazione è necessaria come prima parte dell’intervento riabilitativo.Nel caso la Valutazione sia già stata effettuata presso altre strutture,sia private che pubbliche, il bambino accede direttamente al percorso di Trattamento più consono.

I cicli di Trattamento potranno essere individuali o di gruppo, a seconda del tipo di patologia e del bisogno della persona.

Concluso il ciclo di terapia si consiglia una rivalutazione e un successivo monitoraggio periodico per il mantenimento dei risultati conseguiti.

 

LOGOPEDIA

Chi è il Logopedista?

Il logopedista è il terapista specializzato nell’educazione e nella rieducazione dei disturbi della comunicazione e del linguaggio nelle diverse fasce d’età: evolutiva, adulta e senile.

Ha un ruolo importante in molti settori, in particolar modo, nel campo dell’età evolutiva, collabora alla diagnosi di disturbi specifici e secondari di linguaggio, di disturbi d’apprendimento, di disfluenze (balbuzie), delle funzioni orali; si pone come riferimento nella loro rieducazione e programma iter riabilitativi mirati e personalizzati, collaborando con le altre figure professionali che intervengono nella cura del bambino.

Di che cosa ci occupiamo?

Presso il nostro studio ci occupiamo prevalentemente di Valutazione e Trattamento di:

– ritardi di linguaggio in produzione e comprensione;
– disturbi specifici di linguaggio (fonologici);
– difficoltà di linguaggio in età evolutiva;
– difficoltà nella fase di apprendimento della letto-scrittura e del calcolo nel primo ciclo della scuola primaria (pre-requisiti dell’apprendimento; – difficoltà e disturbi dell’apprendimento scolastico (DSA) – disturbi della fluenza verbale (balbuzie)
– deglutizioni atipiche
– disturbi generalizzati dello sviluppo – difficoltà correlate a deficit cognitivi e/o motori nei bambini: linguaggio in comprensione e produzione, alimentazione, respirazione etc..

Come è strutturato il Servizio di Logopedia?

Il Servizio di Logopedia dell’età evolutiva è rivolto ai bambini di età prescolare e scolare.
Si accede al servizio effettuando una prima visita in presenza del bambino e dei genitori per la raccolta dei dati anamnestici e della storia del caso, qualora lo si ritenesse necessario potrebbe essere richiesta la collaborazione con il Neuropsicologo e/o il Neuropsichiatra Infantile.

E’ fondamentale individuare esattamente la natura del problema per poter intervenire correttamente. Per questo la Valutazione Logopedica è necessaria come prima parte dell’intervento riabilitativo.

Nel caso la Valutazione sia già stata effettuata presso altre strutture,sia private che pubbliche, il bambino accede direttamente alla Terapia Logopedica.

Se non già presente, la Valutazione Logopedica viene svolta nella nostra struttura per un inquadramento specifico, per la quale sono necessarie indicativamente 4 sedute da 45 minuti ciascuna. Al termine viene effettuata una restituzione ai genitori come conclusione della fase di Valutazione, grazie alla quale emergeranno gli obiettivi sui quali mirare il Trattamento Logopedico, la cui
frequenza e durata dipenderanno dal disturbo e dagli obiettivi da raggiungere, che vengono sempre condivisi con la famiglia.
I cicli possono essere individuali o di gruppo, a seconda del tipo di patologia e bisogno della persona.

Concluso il ciclo di terapia si consiglia una rivalutazione e un successivo monitoraggio periodico per il mantenimento dei risultati conseguiti.

METODO DIR

Chi è il Terapista DIR®/Floortime™?

Il Terapista DIR®/Floortime™è un professionista che lavora con bambini e ragazzi con disturbi del neurosviluppo (disturbi dello spettro autistico, disturbi della comunicazione e della relazione) e con le loro famiglie attraverso la creazione di un programma di intervento individualizzato.

Il professionista certificato nel Modello DIR®/Floortime™ può appartenere all’area della salute mentale, all’area educativo-pedagogica o della riabilitazione e ciascun terapista, seppur specializzato nella propria disciplina di competenza, attraverso l’applicazione del modello DIR®/Floortime™ adotta un approccio di intervento globale che tiene conto di differenti aree dello sviluppo.

Cos’è il Metodo DIR®/Floortime™?

Il modello DIR®/Floortime™ (D = Developmental, cioè basato sullo sviluppo; I = Individual Difference, cioè basato sulle differenze individuali di ciascuno; R= Relationship – based, cioè basato sulle relazioni) viene presentato nel 1979 negli Stati Uniti da Stanley I. Greenspan e Serena Wieder.

E’ un modello d’intervento rivolto a persone (bambini, adolescenti, adulti) con disturbi del neurosviluppo che racchiude evidenze di psicologia, neuroscienze, biologia e scienze dell’educazione.

I pazienti e le loro famiglie hanno un ruolo attivo all’interno di questo intervento e il suo obiettivo principale è quello di valutare e strutturare un programma individualizzato atto a sostenere le capacità emotivo-funzionali dello sviluppo (FEDCs) nei differenti contesti di vita.

Il Floortime™ è una tecnica del modello DIR, è una sua parte che fa riferimento a una serie di situazioni e strategie messe in atto dai genitori insieme ai terapisti DIR. Nel Floortime™ si parte dagli interessi spontanei del bambino per costruire su di essi sequenze di gioco e scambi relazionali sempre più complessi favorendo la regolazione, l’attenzione, il linguaggio e il pensiero.

Il metodo DIR®/Floortime™ è un modello multidisciplinare che lavora su:

– regolazione emotivo-comportamentale,

– processazione sensoriale,

– sviluppo motorio,

– attenzione,

– linguaggio.

In Italia, nel 2005 viene inserito nelle Linee Guida della Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (SINPIA) tra le raccomandazioni tecniche-operative per i servizi di neuropsichiatria dell’età evolutiva.

Come viene strutturato l’intervento?

Il modello DIR®/Floortime™ si applica a casa, allo studio di terapia e a scuola.

L’intervento coinvolge in modo diretto la famiglia del bambino, che viene supportata dal terapista nello svolgimento di un programma di intervento a casa.

Attraverso il Modello DIR® la famiglia impara ad osservare e riconoscere le specificità del profilo sensoriale e motorio individuale del proprio figlio (I), a supportare le sue capacità di sviluppo emotivo-funzionali (D) e a favorire relazioni affettivamente significative (R), base per ogni forma di apprendimento.

Il terapista DIR® identifica il profilo individuale del bambino/adolescente e crea un piano di trattamento personalizzato con attività semistrutturate sensoriali e motorie, attività socio-comunicative, attività di problem solving sociale e Floortime™. Il “core” del modello è l’affettività: riconosce l’importanza di esperienze affettive significative e della relazione come cornice di sviluppo della persona ed è per questo motivo che i genitori sono attivamente coinvolti nell’intero del piano di trattamento. Oltre a partecipare attivamente alle sedute di trattamento, i genitori possono analizzare insieme al terapista DIR® videoriprese di gioco con il bambino per rafforzare l’acquisizione di competenze. Il terapista collabora anche con la scuola per la creazione del programma di intervento che risponda all’esigenze del bambino in tale contesto

NEUROPSICOMOTRICITÀ DELL’ETÀ EVOLUTIVA (TNPEE)

Chi è il Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva?

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) è una figura professionale sanitaria che svolge interventi diretti alla prevenzione, alla valutazione e alla riabilitazione dei soggetti in età evolutiva, avendo come obiettivo primario la promozione di uno sviluppo equilibrato e armonico del bambino nella fascia d’età compresa tra la prima infanzia e l’adolescenza.

Di che cosa ci occupiamo?

Presso il nostro studio ci occupiamo prevalentemente di interventi riferiti ai seguenti ambiti:

– Ambito della prevenzione

elaborando progetti individuali o di gruppo mirati allo sviluppo armonico delle competenze proprie di ogni individuo (motricità, affettività, intelligenza).

– Ambito dell’osservazione e della valutazione

attuando osservazioni specifiche e mirate per delineare il profilo fisiopatologico e funzionale globale del bambino nelle diverse fasce di età e periodi dello sviluppo utile alla formulazione della diagnosi;

valutando le interrelazioni esistenti tra aspetti affettivi, cognitivi, motori e comunicativi di ogni singolo disturbo;

contribuendo alla definizione degli obiettivi terapeutici e delle strategie di intervento.

– Ambito clinico e terapeutico

realizzando interventi riabilitativi specifici a sostegno dello sviluppo armonico del bambino laddove siano presenti fattori di rischio o disturbi specifici.

Tali interventi sono rivolti a bambini in età evolutiva con le seguenti caratteristiche:

disturbi neurologici, sensoriali, neuromotori

disturbi dello sviluppo (ritardo, iperattività, disturbi dell’attenzione)

disturbi dello spettro autistico

disturbi comportamentali e problematiche emotive

sindromi genetiche

disturbi dell’apprendimento e disturbi della coordinazione motoria

Come è strutturato il Servizio di Neuro e Psicomotricità

L’intervento neuro psicomotorio copre una fascia di età molto estesa che va dalla prima infanzia all’adolescenza, ma esprime la sua massima efficacia nell’età precoce 0 – 3 anni e nell’età pediatrica 4 – 7 anni.

– Colloquio iniziale

La prima fase è dedicata alla raccolta delle informazioni riguardanti lo sviluppo del bambino e le difficoltà osservate e/o segnalate.

– Valutazione Neuropsicomotoria:

La seconda fase è articolata in 4 sedute da 45 minuti in cui si osserva il bambino, si somministrano test e protocolli utili ad indagare la presenza di difficoltà o carenze nelle diverse aree dello sviluppo e a stilare un progetto riabilitativo personalizzato.

– Trattamento Neuropsicomotorio:

A conclusione della seconda fase viene effettuata una restituzione ai genitori nella quale emergeranno gli obiettivi sui quali fondare il trattamento riabilitativo personalizzato.

La durata e la frequenza dei cicli dipenderanno dal disturbo e dagli obiettivi da raggiungere e potranno essere individuali o di gruppo.

Concluso il ciclo di terapia si consiglia una rivalutazione e un successivo monitoraggio periodico per il mantenimento dei risultati conseguiti.

Qualora nel corso della valutazione emerga la necessità di eseguire ulteriore approfondimenti da parte dei diversi specialisti (Neuropsichiatra Infantile, Fisiatra, Psicologo, Logopedista, Ortottista), il Terapista segnala e spiega al paziente e alla famiglia la necessità di tali accertamenti.

TUTORAGGIO ALLO STUDIO e POST SCUOLA SPECIALISTICO

Chi è il Tutor degli Apprendimenti?

Negli ultimi anni, per far fronte alle necessità di garantire il pieno raggiungimento del potenziale di formazione anche a studenti che da soli non riescono ad applicarsi in modo strategico allo studio delle materie scolastiche, si è sviluppata una nuova figura professionale: l’esperto nei processi di apprendimento, un professionista formato ad hoc frequentando corsi di specializzazione centrati su argomenti quali le principali teorie degli apprendimenti, il tutoring, nozioni di neuropsicologia (attenzione, memoria, ragionamento e problem solving), il modello metacognitivo, i disturbi specifici dell’apprendimento.

Di che cosa ci occupiamo?

Studiare è un’attività complessa in cui hanno un peso rilevante le caratteristiche individuali di ogni studente: le sue capacità cognitive, il suo stile di apprendimento, le sue strategie, le motivazioni e le emozioni legate all’apprendimento. L’esperto nei processi di apprendimento, affiancandolo nei compiti pomeridiani, fornisce allo studente sostegno e sicurezza, aiutandolo a prendere consapevolezza delle sue peculiarità e ad adattarvi il metodo di studio; al tempo stesso assolve la funzione di mediazione con gli insegnanti e la famiglia.

Nello specifico il Tutor lavora con:

  • Bambini e Ragazzi Certificati Disturbi Specifici dell’Apprendimento;
  • Bambini e Ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (deficit attentivi, metacognitivi, esecutivi…);
  • Bambini e Ragazzi con Disabilità Intellettiva;
  • Bambini e Ragazzi con Difficoltà di Linguaggio e/o Comprensione del Testo.

Come è strutturato il Servizio di Sostegno allo Studio?

Il Servizio è rivolto ai bambini/ragazzi di età scolare frequentanti la Scuola Primaria e Secondaria, di Primo (Medie) e Secondo Grado (Superiori).
Si accede al Servizio effettuando una prima visita in presenza dello studente e dei genitori per la raccolta della storia del caso e dei bisogni, qualora lo si ritenesse necessario potrebbe essere richiesta la collaborazione con il Neuropsicologo e/o il Neuropsichiatra Infantile.

Per assolvere il compito di facilitare l’apprendimento, l’esperto deve poter individuare esattamente la natura del problema, per poi poter adattare metodi, suggerimenti e strategie alle caratteristiche individuali dello studente.

Nel caso la Valutazione del caso sia già stata condotta da un esperto (Logopedista/ Neuropsicomotricista/ Neuropsicologo), il Tutor collaborerà con esso per determinare il modello di intervento più adatto alla valutazione già esistente.

Sono previsti percorsi individuali oppure di gruppo.

PSICOTERAPIA ADULTI

Cos’e’ la psicoterapia?

La psicoterapia è una forma di aiuto e di cura per problemi emotivi e comportamentali, realizzata con le parole, la consapevolezza, la relazione con lo psicoterapeuta.

Chi e’ lo psicoterapeuta?

La Legge Italiana n.56 del 18 febbraio 1989 stabilisce che l’esercizio dell’attività psicoterapeutica è riservata ai laureati in Medicina e Chirurgia o in Psicologia, iscritti ai rispettivi Albi, che abbiano conseguito una formazione specialistica specifica di durata almeno quadriennale presso scuole di specializzazione universitarie o private autorizzate riconosciute dal MIUR (Ministero dell’Università e Ricerca).

Funziona?

Sì, attraverso molteplici studi controllati, è stato dimostrato che i risultati sono superiori o almeno uguali rispetto alla terapia con psicofarmaci, ma la psicoterapia è molto più utile per prevenire le ricadute.

Per chi?

Per chi sta male e soffre, ma anche per chi ha desiderio di stare meglio possibile attraverso un cammino di conoscenza interiore.

Per quali patologie?

Fobie, attacchi di panico, depressione, malattie psicosomatiche, disturbi dell’alimentazione, disturbo ossessivo-compulsivo, e qualsiasi altro problema emotivo o comportamentale o momento di crisi esistenziale, come un cambiamento importante di vita (lutti, separazioni, crescita, cambi lavorativi, etc.)

MASSAGGIO INFANTILE

Il Massaggio del bambino: un’esperienza di profondo contatto affettivo

Il massaggio del bambino è un’antica tradizione presente in culture di molti paesi, le mamme di tutto il mondo sanno che i loro figli hanno bisogno di essere tenuti in braccio, di essere cullati e toccati. Il massaggio non è una tecnica, ma un modo di stare con il bambino: tramite esso si accompagna, protegge e stimola la crescita e la salute del proprio piccolo.

L’evidenza clinica e diversi studi hanno dimostrato e confermato l’effetto positivo che possiede il massaggio sullo sviluppo e sulla maturazione del bambino a diversi livelli. Inoltre, studi culturali hanno verificato che nelle società in cui i bambini vengono tenuti in braccio, massaggiati, cullati, allattati al seno e portati a spasso, gli adulti sono meno aggressivi e violenti , più inclini alla cooperazione e alla comprensione: il massaggio è un’esperienza di profondo contatto affettivo fra genitore e figlio che favorisce il rilassamento di entrambi.

Come possono imparare i genitori?

Imparare il massaggio è semplice e non servono prerequisiti specifici, l’insegnamento può avvenire in piccoli gruppi di genitori e bambini oppure individualmente.

I corsi sono strutturati in cinque incontri, a cadenza settimanale, della durata di circa un’ora e mezza ciascuno.

In ogni incontro viene insegnata e mostrata una parte della sequenza di massaggio e ci si confronta su importanti aspetti che riguardano la relazione genitore-bambino (rilassamento, contenimento, legame genitore – bambino, consolabilità, prevenzioni coliche, addormentamento, il massaggio durante la crescita, ecc.).

A seconda delle necessità i Corsi in piccolo gruppo possono essere organizzati in qualsiasi momento dell’anno.

PSICOMOTRICITÀ RELAZIONALE

Chi è lo Psicomotricista ?

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) è una figura professionale sanitaria che svolge interventi diretti alla prevenzione, alla valutazione e alla riabilitazione dei soggetti in età evolutiva, avendo come obiettivo primario la promozione di uno sviluppo equilibrato e armonico del bambino nella fascia d’età compresa tra la prima infanzia e l’adolescenza.

Di che cosa ci occupiamo?

La Psicomotricità Relazionale è un’attività del corpo e della mente che si svolge utilizzando spontaneamente il linguaggio del corpo e la fantasia.

Le sedute non sono strutturate in esercizi da eseguire ma in sequenze di gioco libero e creativo che ognuno dei partecipanti propone al gruppo e che il gruppo a sua volta sviluppa dando vita a “qualcosa di nuovo”.

Gli obiettivi principali sono quelli di permettere ad ogni bambino:

  •  la strutturazione del proprio carattere e della propria personalità in relazione e nel rispetto degli altri
  • lenire o risolvere eventuali disagi della crescita e della relazione e a far fronte alle difficoltà della vita, sia a livello fisico che psichico, attraverso la sua capacità di attivare le risorse proprie e originali di ognuno
  •  favorire lo sviluppo della fantasia, della creatività e del piacere di stare insieme.

La Psicomotricità Relazionale è un’attività per tutti i bambini dai 2 a 8 anni. I gruppi sono diversificati in base all’età dei bambini (2-3, 4-5, 6-7-8 anni).

Come è strutturato il servizio?

Ogni singola seduta ha una durata di circa 75 minuti, strutturati in:

45 minuti di gioco psicomotorio e 30 minuti di attività grafo-pittorica, lettura insieme e condivisione finale. Il momento conclusivo è importante perché permette al bambino di esprimere e rielaborare le esperienze appena vissute e a depositare le forti emozioni che emergono nella dinamica del gioco.

OPTOMETRIA

Chi è l’Optometrista?

L’optometrista è il professionista della visione che, in possesso di laurea, si occupa degli aspetti funzionali e percettivi del sistema visivo, indagando in che modo il cervello elabora e risponde ai segnali provenienti dagli occhi.

Di che cosa ci occupiamo?

Il compito dell’ Optometrista è quello di analizzare quanto e come funziona il sistema visivo e valutare la necessità della correzione del vizio refrattivo riscontrato, che può essere: miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia.

L’optometrista però non misura solo l’acuità visiva, ossia la quantità di visione, ma esegue una valutazione completa, di tipo funzionale, dell’intero sistema visivo. I classici 10/10 non sono sufficienti a garantire una visione buona confortevole ed esente da disturbi. Dobbiamo infatti distinguere il termine “vista”, i 10/10, da quello di “visione”: visione significa capire e interpretare ciò che vediamo. La visione avviene nel cervello e gli occhi eseguono quello che il cervello comanda. Se il cervello elabora in modo errato le informazioni (causa) allora gli occhi si muoveranno in maniera errata (sintomo).  Con la visione noi prendiamo le informazioni esterne e il nostro cervello le processa per dargli un significato.

Di fondamentale importanza è la valutazione del sistema visivo da vicino, che spesso nei giovani, non essendo presbiti, viene sottovalutato. Lavorando all’interno dell’equipe multidisciplinare, in collaborazione con la neuropsicologa, la logopedista, lo psicomotricista e l’ortottista, l’optometrista indaga la parte visiva relativa a lamenti come visione doppia e/o sfocata, mal di testa frequenti, scarsa percezione della profondità, difficoltà di lettura e/o scrittura, scarsa concentrazione, ridotti tempi di attenzione durante le attività scolastiche, difficoltà nella gestione e nell’organizzazione dello spazio grafico, fatica nell’andare a capo, nell’incolonnare, difficoltà di coordinazione ed equilibrio, basso rendimento scolastico. Non è detto infatti che i problemi visivi si risolvano pienamente con il solo uso di occhiali, a volte richiedono una rieducazione visiva, o Visual training.

Come è strutturato il servizio di Optometria?

L’optometrista non prescrive farmaci, non esegue diagnosi medica e non tratta alcuna patologia. L’unica figura competente e autorizzata è il medico oculista anche detto oftalmologo. Un esame optometrico non sostituisce un esame oculistico ne viceversa.

L’esame optometrico dovrebbe essere sempre accompagnato da un approfondimento medico oculistico, non lo esclude nè lo sostituisce, in quanto le rispettive valutazioni riguardano aspetti diverso dello stesso insieme. Il controllo periodico dal proprio medico oculista è fondamentale per escludere la presenza di patologie oculari.

Si riceve su appuntamento.

AREA PEDAGOGIA CLINICA

Cos’è la Pedagogia Clinica?

La Pedagogia Clinica è una nuova scienza nata nel 1974 il cui padre fondatore è Guido Pesci. Attualmente gode di un ampio riscontro sia in ambito nazionale che internazionale.

Questa disciplina pedagogica è indirizzata al vasto panorama dei bisogni educativi della persona con l’intento di favorire l’armonia tra il pensiero e l’azione. Seguendo il processo di sviluppo dell’individuo nella sua totalità e nelle sue interazioni con l’ambiente, la Pedagogia Clinica permette l’acquisizione di idonee abilità e abitudini per affrontare gli ostacoli e i disagi che si possono manifestare in ambito psico-fisico e socio-relazionale.

Il termine “pedagogia” sta ad indicare la volontà di formare, educare ed aiutare a comprendere. Si tratta di una pedagogia del concreto, applicata, pratica, autentica capace di incidere realmente nel vissuto delle persone. L’accezione “clinica” è intesa come aiuto alla persona, aver cura della persona di ogni età (bambini, adulti ed anziani), della coppia e del gruppo con interventi guidati da attenzioni educative.

Chi è e che cosa fa il Pedagogista Clinico?

Il Pedagogista Clinico è un professionista formato presso l’ISFAR (Istituto Superiore Formazione Aggiornamento e Ricerca) dove segue un corso specifico in seguito al quale viene riconosciuto e iscritto all’albo dell’Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici (ANPEC).

Svolge interventi di aiuto a favore del singolo, della coppia e della famiglia.

Partendo dalla comprensione del disagio, attraverso l’osservazione e un’indagine accurata e globale, il Pedagogista Clinico lavora sulle potenzialità di ognuno. Si serve di metodi e tecniche attive e partecipative mirate al ripristino dell’equilibrio nel soggetto.

Soggetti in età pre-scolare e scolare:

  • Disturbi dell’apprendimento
  • Disturbi delle abilità espressive e del linguaggio
  • Difficoltà organizzativo-motorie
  • Disturbi del comportamento e dell’autonomia
  • Difficoltà emotivo-affettive
  • Difficoltà comunicativo-relazionali

Adulti:

  • Rafforzamento dell’autostima
  • Superamento di stress e ansie
  • Difficoltà emotivo-affettive
  • Difficoltà comunicativo-relazionali
  • Sostegno alla genitorialità
  • Percorsi di crescita interiore, conoscenza e accettazione di sé

Anziani:

  • Difficoltà di memoria
  • Rafforzamento dell’autostima e fiducia di sé
  • Difficoltà emotivo-affettive
  • Recupero della coscienza del proprio corpo e dell’autonomia

Il Pedagogista Clinico conduce anche percorsi educativi di gruppo con progetti mirati a diverse finalità a seconda del target (bambini, adolescenti, adulti, anziani, genitori, insegnanti, donne in gravidanza ecc.).

Come viene strutturato l’intervento?

Nella Pedagogia Clinica la prima fase di conoscenza del soggetto consiste nella verifica delle PAD (Potenzialità, Abilità e Disponibilità). Esse rappresentano le aree di “educabilità” dell’individuo. Il Pedagogista Clinico analizza le potenzialità, l’integrità e l’adeguatezza dell’efficienza, le cause dell’insuccesso e considera la persona come un’unità complessa, piena di risorse interiori.

Il percorso di conoscenza si sviluppa attraverso molteplici processi di analisi rivolti a diversi aspetti della persona:

  • Analisi Storica Personale
  • Analisi dell’autonomia e coscienza di sé
  • Analisi dell’espressività grafica e cromatica
  • Analisi attraverso l’uso di test
  • Analisi delle abilità espressivo verbali
  • Analisi dell’espressività motoria
  • Analisi delle abilità e disponibilità ad apprendere

Le informazioni raccolte durante la verifica delle PAD permettono di progettare un intervento specifico per ogni soggetto. Il Pedagogista Clinico dispone di diversi metodi e tecniche per attivare le risorse nelle aree analizzate, il principio seguito è quello di agire con gradualità a seconda della disponibilità e consapevolezza della persona.

 

Equipe

Jennifer Francioli
Psicologa/psicoterapia dell'età evolutiva, neuropsicologia evolutiva, game trainer del Centro SOS Dislessia di Domodossola (Verbania)
Mirta Veniani
Tutoraggio allo studio del Centro SOS Dislessia di Domodossola (Verbania)
Francesca Bergamaschi
Neuropsicomotricità dell'età evolutiva (TNPEE) e Massaggio infantile del Centro SOS Dislessia di Domodossola (Verbania)
Cristian Bonzani
Psicomotricità neurofunzionale del Centro SOS Dislessia di Domodossola (Verbania)
Tuvè Maggie
Optometria del Centro SOS Dislessia di Domodossola (Verbania)
Barbara Cravero
Metodo DIR del Centro SOS Dislessia di Domodossola (Verbania)
Alessia Difilo
Area pedagogia clinica del Centro SOS Dislessia di Domodossola (Verbania)
Sara Ramoni
Logopedista del Centro SOS Dislessia di Domodossola (Verbania)
Camilla Beltrami
Tutoraggio allo studio del Centro SOS Dislessia di Domodossola (Verbania)

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