FAQ
Sono disturbi di alcune abilità (linguaggio, lettura, scrittura, calcolo, coordinazione motoria) di origine neurobiologica, presenti in soggetti che hanno capacità cognitive e sociali adeguate.
Si manifestano in età prescolare prevalentemente con ritardo nella comparsa del linguaggio o con il persistere di distorsioni nella produzione delle parole, In età scolare riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in maniera rapida e corretta.
In genere, al termine della seconda classe di scuola primaria le abilità di lettura e di scrittura vengono svolte senza apparente sforzo, mentre per un bambino/ragazzo con Dsa comportano sempre un’enorme fatica e risultati carenti.
Si stima che circa il 5% della popolazione scolastica presenti difficoltà persistenti nell’acquisire una lettura fluente, una capacità di scrivere senza errori ortografici e adeguate abilità aritmetiche.
Il più conosciuto è la Dislessia, disturbo della lettura, intesa come abilità di decodifica del testo, quindi in termini di velocità e correttezza della lettura (codice ICD10: F81.0) la Disortografia, è un disturbo nella scrittura, intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica, cioè di trasposizione delle parole del linguaggio orale in forma scritta quindi consiste in errori di ortografia (codice ICD10: F81.1) Disgrafia, disturbo del segno grafico, inteso come abilità grafo-motoria di riprodurre i segni dell’alfabeto, con conseguenze in termini di leggibilità (codice ICD10: F81.8) Discalculia, disturbo nelle abilità di numero e di calcolo, intesa come capacità di comprendere e operare con i numeri (codice ICD10: F81.2)
Significa che il disturbo interessa un dominio di abilità specifico (lettura, scrittura, calcolo) in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale, che è nei limiti della norma, e che è stata esclusa la presenza di patologie/anomalie sensoriali, neurologiche, cognitive e di gravi psicopatologie.
I DSA sono disturbi persistenti, che però tendono a migliorare nel corso degli anni, tuttavia modificano la loro espressività in base all’età ed alle richieste scolastiche. E’ possibile che anche in età adulta l’individuo sperimenti difficoltà nel leggere o nel comprendere un testo scritto
Gli esperti raccomandano di considerare i DSA sia come Disturbi, come definito nei sistemi di classificazione di riferimento, definizione che ne facilita lo studio in ambito scientifico ed il riconoscimento della necessità della realizzazione di un piano di aiuti; sia come Disabilità , considerazione che consente di rivendicare i propri diritti, ad esempio in termini di Pari Opportunità nell’istruzione; sia come Caratteristiche individuali, fondate su una base neurobiologica. Tale raccomandazione deriva dal fatto che comunque si tratta di aspetti diversi che definiscono una stessa realtà , ma che assumono significati diversi a seconda del contesto in cui vengono espressi.
